Una volta eliminato l'impossibile, ciò che resta, per quanto improbabile, deve essere la verità.

domenica 24 gennaio 2016

MR HOLMES. Tra lettura e cinema


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Ho avuto modo di vedere sia il film al cinema che leggere il libro. Esattamente in quest'ordine e non so se questo sia stato un bene o no. Notoriamente il libro è più bello del film o comunque è più dettagliato, per ovvi motivi cinematografici che a causa del tempo che si può dedicare alla storia, ci si vede quasi costretti ad estrapolare i passaggi più salienti e rivisitare un pò la storia. 
Ovviamente ciò che scrivo è dettato da un'opinione soggettiva e mi rendo conto che chiunque legga potrebbe non essere del mio stesso parere.
Comunque mi limiterò a descrivere le mie sensazioni sperando che tutti coloro che leggeranno questo mio post, abbiano voglia di lasciare un commento anche, anzi soprattutto, per poter avere altri punti di vista ed opinioni.
Di solito si ha l'impressione che vedendo prima il film aiuti in qualche modo la lettura del libro, agevolando la fantasia nel ricreare mentalmente gli aneddoti descritti nel libro. Bè questa volta non è stato così. In qualche modo il libro ti narra ciò che hai visto al cinema ma spesso sembra non riscontrare nel film alcuna fedele ricostruzione.
Il libro oltre ad essere più ricco di dettagli, ha una cronologia di eventi differenti da quelli rappresentati nel film. Anche l'aspetto fisico di Sherlock Holmes o addirittura l'utilizzo di travestimenti, non vengono seguiti a dovere su pellicola. Mentre però il film sembra aver trovato un certo equilibrio tra le tre storie (il viaggio in Giappone, la vita in campagna a dedicarsi all'apicultura, l'ultimo caso che lo ha poi portato ad abbandonare la sua carriera e la città) che delineano il percorso di questo racconto, il romanzo spesso da l'impressione di dedicarsi per buona parte al suo viaggio alla ricerca della pianta che, a sostituzione della pappa reale, possa aiutarlo a combattere la sua continua perdita di memoria che si fa giorno per giorno sempre più rilevante.
Infatti mentre il film da linearità a questi brevi racconti, il libro, specialmente nella ricostruzione dell'ultimo caso di Holmes, sembra limitarsi ad una piccola parentesi con un tentativo di recupero finale, quasi non avesse alcuna reale importanza nonostante il titolo.
Come dicevo all'inizio si trovano delle incongruenze anche nella cronologia degli eventi. Ciò che nel libro troviamo alla fine ci viene riprodotto prima nella pellicola.
Ho impiegato dieci giorni a leggere interamente il libro ed ammetto che specialmente nella fase iniziale sembra non voler catturare l'attenzione del lettore, quasi spingendolo ad annoiarsi. 
Ho letto tutte le opere di Sir Arthur C. Doyle inerenti Sherlock Holmes ed avuto modo di leggere altre opere che lo riguardano anche in versione giovanile come quelle descritte da Andrew Lane, ed ero al corrente che questa "penultima" (il 12 gennaio del 2016 è uscita una puntata speciale al cinema di SHERLOCK) non mostra il personaggio come siamo spesso abituati a vederlo, così impegnato nella soluzione del caso al massimo del suo acume, però resta il fatto che in qualche modo rimane dell'incertezza soggettiva sul giudizio più del libro che del film.
Ad ogni modo non mi pento ne di aver visto il film ne di aver letto il libro e lascio ad i postumi larga sentenza. A tal proposito mi piacerebbe leggere l'opinione di qualcun'altro che, come me, ha avuto l'opportunità di seguire la storia di Mr. Holmes sia su pellicola che cartaceo.

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